La disfunzione erettile è un disturbo molto diffuso che colpisce circa il 50% degli uomini over 40. Consiste nell’incapacità di raggiungere o mantenere l’erezione in modo adeguato a un rapporto sessuale soddisfacente. Le cause possono essere organiche, come problemi cardiovascolari, diabete, ipogonadismo; oppure psicogene, come ansia, stress, problemi di coppia. Spesso coesistono fattori organici e psicologici.
È quindi fondamentale rivolgersi al medico giusto per una corretta diagnosi e terapia. L’andrologo è il medico specializzato nella fisiologia e patologia dell’apparato riproduttivo maschile, dunque è la figura professionale di riferimento per la disfunzione erettile. Durante la prima visita andrologica effettua un’accurata anamnesi ed esame obiettivo dei genitali, oltre ad esami del sangue ormonali e strumentali, per accertare tutte le possibili cause del problema.
In base all’origine prevalente dei disturbi, può avvalersi anche della collaborazione di urologo, cardiologo, neurologo, psicologo. Stabilisce quindi il trattamento più adeguato al singolo caso, che può prevedere farmaci per l’erezione, terapia ormonale, supporto psicologico, fino ad arrivare in casi estremi all’impianto di protesi peniena tricomponente. L’andrologo risulta dunque la figura professionale di riferimento per una gestione completa del paziente con disfunzione erettile.
Medico per disfunzione erettile: Come scegliere quello giusto
La disfunzione erettile è un disturbo molto diffuso che può avere origini sia organiche che psicologiche. Per questo è importante rivolgersi al medico giusto per una corretta diagnosi e terapia. Le principali figure specialistiche sono:
- L’urologo, medico specializzato nelle malattie dell’apparato urinario e genitale maschile. Può diagnosticare e curare problematiche organiche alla base della disfunzione erettile, come malattie vascolari, neuropatie, effetti collaterali di farmaci. Esegue visita urologica, esami del sangue, ecocolordoppler penieno.
- L’andrologo, medico specialista nelle malattie del sistema endocrino maschile e quindi anche della sfera sessuale e riproduttiva. È la figura professionale più competente per la disfunzione erettile, poiché può affrontare sia le cause organiche che psicologiche. Effettua visita andrologica completa, esami ormonali, studio dei fattori psicologici. Durante la prima visita andrologica esegue un’anamnesi molto dettagliata sulla storia medica, sessuale e psicologica del paziente. Effettua un completo esame obiettivo dell’apparato genitale maschile, per valutarne morfologia e funzionalità. Prescrive esami del sangue ormonali per dosare testosterone ed altri ormoni sessuali. Può richiedere ulteriori esami specifici come l’ecocolordoppler penieno dinamico, per studiare l’emodinamica dei corpi cavernosi durante l’erezione. Imposta una terapia farmacologica mirata, ad esempio con inibitori della PDE5. Può avvalersi della collaborazione di uno psicologo per approfondire le cause psicogene della disfunzione. Programma follow-up regolari per monitorare l’efficacia della terapia. In casi complessi può ricorrere a terapie più invasive come la somministrazione di prostaglandine o la chirurgia dei corpi cavernosi.
- Il sessuologo, specialista della salute sessuale, può aiutare soprattutto in presenza di cause psicologiche o relazionali del disturbo erettile. Usa counselling sessuologico e terapia sessuale.
- Lo psicologo, utile in caso di fattori emotivi o psicologici alla base del problema. Impiega colloqui psicologici, test psicometrici, supporto psicoterapeutico.
- Il neurologo, per diagnosticare e curare eventuali neuropatie o problematiche neurologiche causa della disfunzione. Il neurologo è il medico specializzato nello studio e nel trattamento del sistema nervoso centrale e periferico. Viene coinvolto nel percorso diagnostico della disfunzione erettile quando si sospettano cause neurologiche alla base del disturbo. Può diagnosticare e curare neuropatie, ovvero malattie che colpiscono i nervi periferici, provocando sintomi sensoriali e motori. Alcune neuropatie possono interessare i nervi del pene, danneggiando la trasmissione degli stimoli e alterando l’erezione. Effettua un’accurata anamnesi per ricostruire la storia clinica ed eventuali traumi o patologie neurologiche pregresse. Esegue poi una visita neurologica completa per valutare il sistema nervoso.
È molto importante sentirsi a proprio agio nel parlare della propria condizione con il medico. Un rapporto di fiducia è fondamentale. L’andrologo è la figura più completa per diagnosi e terapia, data la sua specializzazione specifica nella sfera sessuale maschile. Uno specialista competente e dall’approccio empatico è decisivo per una corretta gestione della disfunzione erettile.
Medico per disfunzioni erettili e prima visita: cosa aspettarsi
La prima visita andrologica è fondamentale per una corretta diagnosi e impostazione della terapia per la disfunzione erettile.
L’andrologo effettua un’accurata anamnesi per ricostruire la storia clinica e sessuale del paziente. Vengono poste domande relative a patologie pregresse, traumi, interventi chirurgici, terapie farmacologiche, abitudini di vita, situazione psicologica e relazionale.
Segue un esame obiettivo completo dell’apparato genitale maschile, per valutare morfologia, struttura, sensibilità e funzionalità dei genitali. Possono essere eseguiti esami preliminari come l’ecocolordoppler penieno dinamico, per studiare il meccanismo erettile e l’emodinamica dei corpi cavernosi. Vengono prescritti esami del sangue mirati, in particolare dosaggio degli ormoni sessuali come testosterone, prolattina, LH e FSH.
In base all’origine prevalente dei disturbi, organica o psicogena, l’andrologo può richiedere consulti specialistici con urologo, neurologo, psicologo. Al termine della prima visita, ha gli elementi per formulare una diagnosi e proporre le soluzioni terapeutiche più adeguate al singolo caso. I trattamenti possono prevedere terapia ormonale sostitutiva, farmaci per l’erezione come inibitori della PDE5, trattamenti psicosessuologici, chirurgia dei corpi cavernosi.
Vengono programmati controlli andrologici periodici per monitorare l’efficacia della terapia impostata. La prima visita andrologica risulta dunque decisiva per un corretto inquadramento del disturbo erettile e per impostare la cura per disfunzione erettile più appropriata.