La disfunzione erettile è un disturbo molto diffuso che colpisce un numero elevato di uomini, compromettendo la qualità della vita sessuale e di coppia. Per i casi più gravi, in cui i trattamenti farmacologici o altri risultano inefficaci, la soluzione terapeutica più efficace è rappresentata dall’impianto chirurgico di una protesi di pene.
Le moderne protesi al pene sono dispositivi affidabili che consentono di ripristinare una normale funzione erettile, permettendo rapporti sessuali completi e soddisfacenti. Gli impianti protesici penieni hanno subito notevoli miglioramenti negli ultimi anni, divenendo sempre più efficaci, sicuri e facili da utilizzare.
L’intervento chirurgico è minimamente invasivo e le tecniche operatorie utilizzate riducono al minimo il trauma dei tessuti. Ciò permette un recupero molto rapido. Le protesi peniene tricomponenti attuali garantiscono eccellenti prestazioni e bassi tassi di complicanze a lungo termine. Inoltre, i moderni materiali utilizzati assicurano risultati estetici e funzionali estremamente naturali ma con una rigidezza del 100%.
Per tutti questi motivi, la stragrande maggioranza dei pazienti sottoposti a impianto di protesi peniena riporta un netto miglioramento della propria vita sessuale e relazionale (98%). Si tratta quindi di una procedura estremamente vantaggiosa ed efficace per risolvere i problemi di disfunzione erettile severa.
Protesi al pene: Ottenimento di una rigidità peniena perfetta
Le protesi peniene sono dispositivi medici impiantabili che consentono di ripristinare la funzione erettile nei pazienti che presentano disfunzione erettile. Questi dispositivi sono costituiti da componenti che mimano gli stati fisiologici di flaccidità ed erezione del pene.
I modelli più moderni di protesi di pene sono costituiti da due cilindri idraulici in materiale plastico biocompatibile che sono impiantati all’interno dei corpi cavernosi del pene. Un serbatoio contenente liquido fisiologico collocata in addome ed una pompa posizionata a livello dello scroto.
Attivando la pompa, il liquido è trasferito nei cilindri all’interno del pene, determinando così il rigonfiamento e la rigidità dei corpi cavernosi. In questo modo si ottiene un’erezione perfetta, del tutto simile a quella fisiologica ma con una rigidezza massima. Premendo poi un apposito pulsante di sgonfiaggio posto sempre nella pompa, il liquido ritorna nel serbatoio ed il pene ritorna allo stato flaccido.
I materiali e la tecnologia utilizzati per questi dispositivi garantiscono un’erezione estremamente rigida e duratura, permettendo ai pazienti di avere normali rapporti sessuali completi senza alcuna limitazione.
La sensibilità del pene rimane pressoché invariata dopo l’impianto e l’erezione ottenuta è assolutamente naturale al tatto. Inoltre, le protesi peniene odierne hanno una garanzia di 10 anni per ogni malfunzionamento, il costo è completamente deducibile (come dispositivo medico) ed hanno una durata media di 20-25 anni.
L’intervento chirurgico per l’impianto della protesi al pene è minimamente invasivo ed è eseguito in anestesia spinale o locale con sedazione. La degenza post-operatoria dura normalmente 1-2 giorni. Dopo circa 4-6 settimane dall’intervento, una volta terminato il processo di guarigione, il paziente può iniziare ad utilizzare la protesi senza limitazioni.
Le moderne protesi peniene garantiscono un ottimo risultato funzionale, permettendo di ripristinare una normale attività sessuale nei pazienti con disfunzione erettile grave. La rigidità ottenibile è perfetta e del tutto simile a quella fisiologica. Si tratta quindi di una valida soluzione per risolvere in modo definitivo i problemi di erezione.
Protesi pene: Procedure chirurgiche minimamente invasive
L’impianto chirurgico delle protesi peniene prevede un accesso di tipo minimamente invasivo al pene, che consiste in una piccola incisione.
Nel dettaglio, si possono utilizzare due diverse tecniche chirurgiche: impianto protesico tramite incisione “infra-pubica” o tramite incisione “peno-scrotale”:
- Incisione infra-pubica: è praticata una piccola incisione di 4-5 cm alla base del pene, in corrispondenza della radice. Questa consente l’accesso diretto ai corpi cavernosi senza danneggiare il glande, il prepuzio e l’uretra, che rimangono intatti.
- Incisione peno-scrotale: è praticata una piccola incisione di 4-5 cm tra pene e scroto; da qui il chirurgo accede ai corpi cavernosi e procede con l’impianto. I rischi e le complicanze di questo approccio sono analoghi alla tecnica infra-pubica.
In entrambi i casi, le incisioni praticate sono di dimensioni molto ridotte e consentono di raggiungere i corpi cavernosi con un trauma minimo dei tessuti. Non è necessario incidere strutture anatomiche importanti per la sensibilità del pene, come il glande e l’innervazione dorsale. Una volta accesso l’interno dei corpi cavernosi, è eseguito l’inserimento dei cilindri protesici.
Queste procedure chirurgiche minimamente invasive comportano quindi diversi vantaggi per il paziente, riducendo le complicanze post-operatorie e favorendo una ripresa più rapida.
La procedura minimamente invasiva riduce sensibilmente il trauma chirurgico, il sanguinamento, il dolore post-operatorio ed il rischio di complicanze rispetto alla chirurgia tradizionale. Ciò permette una ripresa più rapida, con una degenza ospedaliera di 24 ore ed un ritorno più precoce alle normali attività quotidiane.
Le moderne protesi peniene sono attivate mediante una pompa posizionata nello scroto, che trasferisce il liquido ai cilindri protesici determinando l’erezione. Non richiedono quindi alcun intervento idraulico esterno. Il meccanismo è semplice e l’attivazione molto discreta.
Protesi del pene: Elevata soddisfazione e bassi rischi
L’impianto di protesi peniena rappresenta oggi il trattamento più efficace e definitivo per risolvere i casi gravi di disfunzione erettile. Questa procedura garantisce eccellenti risultati funzionali e una elevata soddisfazione da parte dei pazienti, con rischi molto bassi.
Le moderne protesi sono realizzate con materiali di elevata qualità che mimano perfettamente la consistenza dei tessuti naturali. Ciò comporta una bassissima percentuale di guasti meccanici e rotture rispetto alle protesi di vecchia generazione. Una garanzia sul prodotto così lunga (10 anni) indica anche che il prodotto è di qualità “tecnica”. La possibilità di ottenere erezioni rigide e naturali permette il ripristino di normali rapporti sessuali completi.
A differenza di altri trattamenti come i farmaci orali o intracavernosi, nel paziente con una protesi di pene l’erezione è sempre sotto controllo del paziente e il pene ritorna nello stato flaccido non appena viene azionato l’apposito meccanismo di sgonfiaggio.
Per questi motivi, numerosi studi condotti dai maggiori centri di andrologia italiani come un Centro Andrologico Italiano riportano un tasso di soddisfazione superiore al 98% tra i pazienti sottoposti ad impianto di protesi peniena. Questa percentuale è decisamente più alta rispetto a quella osservata con le terapie farmacologiche o le iniezioni intra-cavernose.