I metodi anticoncezionali sono strumenti medici e farmacologici che hanno lo scopo di prevenire una gravidanza indesiderata. La scelta del metodo contraccettivo più adeguato dipende da diversi fattori ed è opportuno rivolgersi ad un medico specialista per una consulenza personalizzata.

La contraccezione può essere ormonale, di barriera, intrauterina o chirurgica. I metodi ormonali agiscono alterando il normale ciclo ovarico femminile, inibendo l’ovulazione. Quelli di barriera meccanica, come il preservativo, impediscono fisicamente il contatto tra spermatozoi e ovulo. I dispositivi intrauterini rilasciano sostanze spermicide nell’utero. La contraccezione chirurgica, come la legatura delle tube, blocca permanentemente la funzione riproduttiva.

Ogni metodo ha vantaggi e svantaggi. Ad esempio, i contraccettivi orali sono facili da assumere ma possono causare effetti collaterali. Il preservativo protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili ma ha un’efficacia inferiore se non è utilizzato correttamente.

La scelta dipende anche dalle esigenze individuali. Adolescenti e donne in perimenopausa hanno necessità diverse rispetto a donne mature. Anche fattori come patologie, stile di vita, desiderio di maternità futura sono importanti. Per una consulenza completa su quale metodo anticoncezionale sia più indicato, è consigliabile rivolgersi ad un andrologo o ginecologo di fiducia, che valuterà la situazione specifica di ogni persona per garantire la contraccezione più adatta ed efficace.

Metodi anticoncezionali: Le possibilità che ha disposizione l’uomo

I metodi anticoncezionali a disposizione dell’uomo sono diversi e con differenti efficacia e reversibilità. Il preservativo maschile in lattice o poliuretano è il metodo contraccettivo più utilizzato dagli uomini. Si tratta di una guaina sottile da indossare sul pene durante il rapporto sessuale. Funziona da barriera meccanica che impedisce il passaggio degli spermatozoi nella vagina. Ha un’efficacia del 98% nel prevenire la gravidanza se utilizzato correttamente. È realizzato comunemente in lattice naturale o sintetico, ma esistono anche preservativi in poliuretano per chi è allergico al lattice. Offre anche un’ottima protezione contro le infezioni sessualmente trasmissibili come HIV, gonorrea, sifilide, herpes genitale e papillomavirus umano.

Il coito interrotto prevede che l’uomo ritiri il pene dalla vagina prima dell’eiaculazione. Si basa sul controllo volontario dell’orgasmo maschile. Ha un’efficacia molto bassa nel prevenire la gravidanza, intorno al 78%, a causa della difficoltà di determinare il momento esatto dell’eiaculazione e della presenza di spermatozoi nel liquido pre-eiaculatorio che fuoriesce dall’uretra prima dell’orgasmo. Non protegge inoltre dalle malattie sessualmente trasmissibili.

La vasectomia è un intervento chirurgico ambulatoriale per ostruire i dotti deferenti, attraverso cui passano gli spermatozoi. Viene eseguita in anestesia locale e prevede una piccola incisione a livello dello scroto. Ha un tasso di efficacia del 99% nel prevenire la gravidanza ed è considerata una forma permanente di contraccezione. La procedura è solo parzialmente reversibile attraverso un intervento di vasovasostomia.

La contraccezione ormonale maschile si basa sulla somministrazione di testosterone o altri ormoni per inibire la produzione di spermatozoi da parte dei testicoli. Si tratta di metodi sperimentali come pillole, gel, cerotti o iniezioni intramuscolari. Questi farmaci riducono drasticamente la fertilità maschile ma possono avere effetti collaterali come calo della libido, disfunzioni erettili e aumento di peso. Sono in corso studi clinici per mettere a punto trattamenti ormonali maschili sicuri ed efficaci.

Pertanto, il preservativo resta il metodo più pratico e affidabile per la contraccezione maschile. Tuttavia la ricerca sta lavorando su nuove opzioni per ampliare la gamma di scelta.

Metodo anticoncezionale: i Nuovi sviluppi nella contraccezione maschile

La ricerca sta lavorando su nuovi metodi anticoncezionali per l’uomo, al fine di ampliare le opzioni contraccettive oltre al preservativo. Sono in fase di studio pillole anticoncezionali maschili che inibiscono la produzione di spermatozoi agendo sul sistema endocrino. Contengono principi attivi come testosterone, progestinici o inibitori della gonadotropina. Hanno effetti collaterali come diminuzione della libido e disfunzioni erettili.

Si stanno sperimentando gel e cerotti cutanei per veicolare gli ormoni in modo graduale nell’organismo. Rilasciano piccole dosi giornaliere evitando i picchi ematici tipici delle pillole. Sono però ancora in una fase preliminare di studio. Tra i metodi di barriera è stato proposto l’anello penieno, una guaina semi-rigida da posizionare attorno alla base del pene prima del rapporto. Blocca meccanicamente l’egresso degli spermatozoi. Tuttavia non ha ancora dimostrato sufficiente efficacia.

I dispositivi intravascolari come iniezioni, impianti o occlusioni dei dotti deferenti provocano un blocco temporaneo del passaggio degli spermatozoi. Garantiscono una contraccezione efficace ma richiedono piccoli interventi per l’inserimento e la rimozione.

La immunizzazione temporanea utilizza antigeni del liquido seminale per stimolare la produzione di anticorpi bloccanti. È un metodo innovativo ma ancora alle prime fasi di sperimentazione sugli animali. Infine si studiano terapie non ormonali che agiscono direttamente inibendo la spermatogenesi a livello testicolare. Sono ben tollerate ma devono ancora dimostrare efficacia contraccettiva. In un Centro Andrologico Italiano è possibile trovare specialisti all’avanguardia sui nuovi metodi contraccettivi maschili che sanno sicuramente consigliare al meglio i propri pazienti. Lo scopo è fornire agli uomini opzioni efficaci, pratiche e reversibili.