L’incurvamento del pene può essere presente dalla nascita (congenito) oppure può svilupparsi nel tempo a causa della formazione di una placca fibrotica (cicatrice) (malattia di Peyronie o induratio penis plastica) dentro al pene. Quando la curvatura diventa significativa, limitando parzialmente o totalmente l’attività sessuale penetrativa o causando deficit erettivi, si rende necessario l’intervento chirurgico. La chirurgia va comunque riservata unicamente a quei pazienti dove la malattia è stabile, cioè in quei pazienti dove la curvatura è rimasta uguale da tempo e non sono presenti sintomi locali come fastidi/dolori in erezione.

Tipi di corporoplastica

Le procedure chirurgiche per la correzione dell’incurvamento penieno sono principalmente di due tipi:

Tecniche chirurgiche nelle corporoplastiche semplici

Per quanto riguarda le corporoplastiche semplici, esistono diverse tecniche chirurgiche. L’intervento viene eseguito in anestesia loco-regionale (spinale/peridurale) o in generale. Durante la procedura, si creano incisioni ellittiche sui corpi cavernosi con asportazione di una losanga di questi, dal lato opposto alla curvatura, e si suturano i margini secondo la tecnica di Nesbit, oppure si esegue un’incisione longitudinale con successiva sutura trasversale (tecnica di Yachia). Tali tecniche, seppur valide, sono decisamente datate (prima degli anni ’70 la Nesbit) ed associate ad un grado di insoddisfazione per l’accorciamento o le problematiche locali di grado medio/elevato. 

Tali tecniche richiedono ospedalizzazione (circa 3-5 giorni), richiedono un catetere vescicale ed un’anestesia “importante”. Conseguenza inevitabile dell’intervento è un accorciamento del pene di circa 1 cm ogni 10-15 gradi di curvatura. 

Le tecniche moderne, invece, sono decisamente diverse. La più conosciuta tra queste è la 16 Dots che è un procedimento che realizzo ambulatorialmente, in anestesia locale, senza degenza notturna e senza utilizzo del catetere vescicale. Non comporta la rimozione di alcuna porzione dei corpi cavernosi, le suture che si utilizzano sono morbide e non fastidiose al tatto e l’accorciamento riferito dal paziente suole essere di grado minore rispetto all’accorciamento legato alle tecniche tradizionali.

Tecniche chirurgiche nelle corporoplastiche con chirurgia di placca

Per la malattia di Peyronie, l’intervento chirurgico si esegue, come scritto in precedenza, quando la malattia è stabilizzata e non presenta sintomatologia dolorosa o evoluzione della curvatura. Lo scopo è, correggendo la curvatura del pene, quello di ripristinare la funzione sessuale. Le modalità terapeutiche principali includono:

L’obiettivo della terapia chirurgica rimane la correzione della curvatura del pene e il ripristino dell’attività sessuale.

La scelta della tecnica chirurgica più adatta dipende dal tipo di curvatura, dalla gravità della deformità e dalla presenza di eventuali problemi di erezione e, come sempre, dalla conoscenza/manualità dell’operatore. È essenziale affidarsi ad un medico specializzato per discutere le opzioni terapeutiche, valutare i rischi e i benefici degli interventi disponibili e selezionare il trattamento più adatto al caso specifico.