Malattia di La Peyronie cura
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Malattia di La Peyronie cura
Il trattamento della Malattia di La Peyronie varia in base a diversi fattori clinici. La scelta della strategia terapeutica ottimale dipende dai sintomi, dallo stadio evolutivo della malattia e dai problemi legati a questa.
Sia che si ricorra ad un approccio medico che chirurgico, è raccomandabile rivolgersi ad un medico specialista con comprovata esperienza in questa patologia. Il dottor Marco Cosentino che opera in un centro Andrologico Italiano , è un professionista che da anni conduce la propria attività fra Italia ed estero dedicandosi con successo alla diagnosi e cura delle disfunzioni maschili.
Presso tale centro vengono offerti trattamenti personalizzati, elaborati valutando attentamente le singole esigenze del paziente. L’équipe specializzata è in grado di scegliere la strategia più indicata dopo un’accurata anamnesi ed esame obiettivo. Attraverso un approccio multidisciplinare, la Malattia di La Peyronie è trattata con l’obiettivo di migliorare sintomi e qualità della vita.
Malattia di La Peyronie cura: Trattamento medico
Il trattamento medico rappresenta la prima linea di approccio per la cura della Malattia di La Peyronie. Attualmente, gli obiettivi di tale trattamento sono vari: stabilizzare la formazione della cicatrice/placca durante la fase acuta della malattia, ridurre il dolore in erezione (se presente), migliorare la deformità del pene curvo e la vita di coppia.
Vitamina E, integratori ed altri rimedi naturali non hanno mai mostrato benefici nel trattamento di questa malattia, più o meno dagli anni ‘70 sappiamo che funzionano in una percentuale bassissima di persone (circa il 4-6%) quindi no ndovrebbero essere mai indicati ma lo sono dai non specialisti.
Vi sono anche terapia topiche (iniettive e non) con percentuali di risposte variabili ma non sempre “validi”. Vi sono terapie iniettive intra-placca e la collagenasi del Clostridium Histolyticum che, nonostante sia entrata in uso negli ultimi anni, è stata ritirata dal commercio (a livello mondiale) dal 2019 a causa di problemi legati al suo utilizzo ed a causa dei suoi risultati. Presenta diversi eventi avversi e non è più indicata.
Curare la malattia di Peyronie: Trattamento chirurgico
Il trattamento chirurgico rappresenta attualmente il gold standard per la cura della Malattia di La Peyronie nella fase cronica, stabile. Questo è riservato al paziente che presenta una deformità del pene stabilizzata da almeno 6-9 mesi e che non ha tratto beneficio da una precedente terapia medica. L’obiettivo principale dell’intervento chirurgico è la correzione della curvatura del pene, denominata in termine tecnico sindrome di Peyronie intervento chirurgico.
Esistono diverse tecniche chirurgiche utilizzate a seconda dell’entità e della localizzazione della deformità. L’intervento di Nesbit o Yachia sono i più “vecchi” descritti in letteratura ed attualmente realizzati nelle strutture pubbliche e non italiane; comportano l’asportazione di un tratto della tunica albuginea dalla parte “sana” per rettificare la curvatura, questa viene poi suturata. le tecniche più moderne includono la “16 DOTS Technique” che può essere realizzata ambulatorialmente ed in anestesia locale al contrario delle altre tecniche. Smpre diversamente dalla Nesbit e Yachia, questa non comporta degenza nottura, non viene posizionato il catetere e l’accorciamento del pene dopo il procedimento è inferiore (con la tecnica “16 dots”) rispetto alle altre tecniche.
Questi interventi chirurgici sono decisamente delicati, richiedono manualità e risulta fondamentale che vengano eseguiti da chirurghi esperti in centri ad alto volume di attività. La Malattia di La Peyronie stabile che si cura attraverso l’approccio chirurgico rimane il gold standard per il trattamento delle curve stabili, specialmente quando il trattamento medico non ha sortito efficacia.
Come curare la malattia di Peyronie: Gestione post-operatoria
La gestione post-operatoria, volta a correggere la deformità del pene causata dalla Malattia di La Peyronie, è semplice e non complicata. Immediatamente dopo l’operazione viene applicato un bendaggio compressivo atto a limitare l’insorgenza di ematomi. Nei giorni successivi il paziente dovrà semplicemente evitare ogni attività fisica intensa per qualche giorno, in modo da permettere una corretta e rapida cicatrizzazione dei tessuti operati.
Il dolore si presenterà unicamente in caso di erezioni notturne che “stireranno” la parte trattata e la ferita. L’andrologo Milano valuterà giorno per giorno l’evoluzione del quadro e la quantità di medicazione da applicare.
La valutazione della correzione della deformità e della reintegrazione funzionale verrà effettuata dall’andrologo dopo 4-6 settimane, quando avrà avuto luogo la completa guarigione.
Dr. Marco Cosentino
Trattamenti Andrologici e Urologici
Opero da anni come andrologo e urologo specializzato. L’esperienza, la ricerca e gli studi internazionali che ho condotto mi permettono trattare moltissimi problemi, disfunzioni o malattie di natura andrologica e urologica. Lavoro con l’obiettivo di far recuperare una vita intima e sessuale soddisfacente ad ogni mio paziente.