Le polluzioni notturne rappresentano un fenomeno estremamente diffuso, la cui incidenza è spesso sottostimata. Secondo recenti statistiche condotte a livello nazionale, circa il 60% della popolazione maschile italiana dichiara di aver sperimentato almeno una volta nella propria vita il verificarsi di una o più polluzioni notturne nel corso del sonno.
Tale percentuale raggiunge addirittura punte superiori all’80% nei ragazzi tra i 15 e i 19 anni, fascia d’età durante la quale il fenomeno si manifesta con maggiore frequenza.
Data l’alta incidenza di questa condizione, generalmente fisiologica ma che in alcuni soggetti può nascondere patologie sottostanti, non va assolutamente sottovalutata e trascurata. Pertanto, in presenza di polluzioni notturne molto ricorrenti, associate a sintomi quali dolore ai testicoli, perdite ematiche o urinarie, è sempre opportuno effettuare una consultazione con l’urologo.
Lo specialista potrà infatti escludere la presenza di infezioni o infiammazioni dell’apparato genitale maschile attraverso un’attenta anamnesi e gli esami clinici necessari, rassicurando il paziente nel caso si tratti del normale fenomeno fisiologico o individuando eventuali patologie da trattare.
Polluzioni notturne: cosa sono
Le polluzioni notturne sono comunemente note anche come emissioni notturne e si configurano come una naturale e fisiologica condizione maschile. Esse consistono nell’emissione involontaria di liquido seminale che può verificarsi durante il sonno, in particolare nella fase REM.
Il termine “polluzione” deriva dal latino “pollutio, polluzionem” e letteralmente significa “contaminare, macchiare o inquinare“, denotando il significato negativo originariamente attribuito a tale fenomeno. Infatti, in passato, soprattutto durante il periodo medievale, le polluzioni notturne venivano considerate con una accezione patologica, indice di presunte contaminazioni demoniache.
Successivi studi medico-scientifici hanno però chiarito la natura fisiologica di questa condizione, riconducendola ad una risposta del complesso sistema neuroendocrino e alla fase REM del sonno, caratterizzata da movimenti oculari veloci e vividi sogni, in cui può verificarsi l’emissione di liquido seminale durante sogni di tipo erotico.
Pertanto, attualmente le polluzioni notturne sono riconosciute come un naturale fenomeno che si configura come un normale meccanismo di rinnovo e ricambio del liquido seminale prodotto in età adolescenziale e giovanile.
Polluzione notturna: Cause e frequenza
Le polluzioni notturne trovano la loro causa principale in precisi fattori fisiologici e ormonali. In particolare, è stato stabilito che esse sono influenzate in modo significativo dalla fase REM del sonno, durante la quale, come è noto, si verificano i movimenti oculari veloci e i vividi sogni responsabili in molti casi di una eccitazione sessuale che può dar vita all’emissione involontaria di liquido seminale.
La loro frequenza varia in base a diversi elementi. L’età riveste un ruolo determinante: è stato dimostrato che nei ragazzi in fase adolescenziale si registra solitamente un picco maggiore, per poi decrescere gradualmente nell’età adulta. Altri fattori correlati sono i livelli di stress, l’attività sessuale e l’astinenza da essa. Quest’ultima, in particolare, può causare un aumento temporaneo della frequenza delle polluzioni notturne negli uomini.
Esse possono verificarsi più volte nell’arco della stessa notte, specialmente durante la fase pubertaria, mentre il fenomeno tende progressivamente a diminuire con il trascorrere degli anni.
In alcuni soggetti predisposti, problemi quali malattie sessualmente trasmissibili, ipertrofia prostatica benigna e altre patologie a carico dell’area genitale possono influenzare lo stato e la periodicità delle polluzioni notturne.
Polluzione notturne: la gestione ottimale
La gestione ottimale delle polluzioni notturne non prevede l’adozione di veri e propri “rimedi”, in quanto si tratta di un fenomeno fisiologico e non di una patologia. È comunque importante considerare che alcuni fattori possono influenzarne temporaneamente la frequenza, come ad esempio condizioni di forte stress psico-fisico, lunghe astinenze sessuali o abitudini quali la masturbazione compulsiva.
In presenza di un aumento persistente delle polluzioni notturne non giustificato dall’età, può risultare utile una visita dall’urologo al fine di escludere eventuali cause organiche sottostanti. Da un punto di vista emotivo, la comprensione della natura fisiologica di tale fenomeno risulta fondamentale per ridurre sensazioni di imbarazzo, ansia o frustrazione che possono derivarne, specialmente durante l’adolescenza.
A tal proposito, una corretta educazione sessuale fornita dai genitori ai propri figli può aiutare questi ultimi ad affrontare serenamente un fenomeno del tutto naturale e non preoccupante dal punto di vista medico. Infine, nella gestione delle normali polluzioni notturne occorre sempre ricordare che esse rientrano tra i meccanismi fisiologici di rinnovo del liquido seminale propri dell’organismo maschile.