Le cause della mancanza di liquido seminale sono molteplici e più comuni di quanto comunemente si possa credere. Il disturbo dell’aneiaculazione colpisce una percentuale significativa della popolazione maschile. Secondo le più recenti statistiche condotte a livello Europeo e riportate dalla Società Italiana di Andrologia, almeno il 15% degli uomini sotto i 40 anni riferisce di avere avuto almeno un episodio di aneiaculazione nel corso della propria vita sessuale. Tale incidenza risulta in aumento nelle fasce di età più avanzate.

 

Tra i fattori causali più comuni troviamo condizioni di natura psicogena, l’assunzione di vari farmaci, traumi midollari, interventi chirurgici ed anomalie a carico dell’apparato genitale maschile. Non va inoltre sottovalutato l’impatto di abitudini di vita scorrette quali fumo, alcool e l’abuso di sostanze.

 

Pertanto, qualsiasi manifestazione di mancata espulsione del liquido seminale non deve essere banalizzata, in quanto potrebbe essere sintomo di cause patologiche sottostanti. Rivolgersi tempestivamente ad uno specialista in urologia risulta fondamentale per accertare l’eziologia del disturbo e intraprendere la terapia più idonea ed efficace. Solo un approccio medico mirato e personalizzato consente di trattare in modo risolutivo questa condizione.

 

Aneiaculazione: cos’è

L’aneiaculazione è un disturbo caratterizzato dall’assenza di eiaculazione in concomitanza o meno con l’orgasmo. Essa può verificarsi con orgasmo, definita orgasmica, oppure in assenza di orgasmo, anorgasmica. L’orgasmo dipende dal sistema simpatico il quale, all’apice del rapporto sessuale, provoca la fuoriuscita della secrezione dalle vescicole nell’uretra posteriore, mantenendo chiuso il collo vescicale in modo che l’eiaculato non possa risalire verso la vescica. Nei casi di aneiaculazione, le contrazioni muscolari associate al piacere avvengono in assenza di espulsione del liquido seminale.

 

L’aneiaculazione è classificata come disturbo della funzione sessuale maschile e può presentarsi in modo ricorrente oppure saltuario, venendo definita primaria se si manifesta fin dalle prime esperienze sessuali o secondaria se si presenta dopo un periodo di normalità. Essa può essere generalizzata, ovvero presente in ogni situazione, o situazionale, limitata a determinati contesti e/o partner.

 

L’eiaculazione è un processo fisiologico controllato dal sistema nervoso autonomo, coinvolgendo diversi organi quali il collo della vescica, la prostata, le vescichette seminali, i vasi deferenti e l’uretra. Essa è solitamente collegata all’orgasmo e si manifesta attraverso l’espulsione del liquido seminale come risposta sessuale accompagnata da intenso piacere. Quando questa espulsione è assente, è necessario consultare un urologo per indagarne le cause.

 

Tra le cause dell’aneiaculazione vi sono fattori psicogeni, nervosi, farmacologici e di carattere ostruttivo. Lesioni del midollo spinale o vari interventi chirurgici possono causare l’aneiaculazione di origine nervosa. L’assunzione di alcuni farmaci antipertensivi, antidepressivi e per il dolore neuropatico può indurre questa condizione di natura farmacologica. L’occlusione congenita dei dotti eiaculatori è causa ostruttiva dell’aneiaculazione, così come eventi di carattere tumorale della prostata.

 

L’aneiaculazione non deve essere confusa con l’eiaculazione retrograda, nella quale lo sperma risale nella vescica con la minzione successiva al coito piuttosto che fuoriuscire, a causa di una disfunzione del collo vescicale.

 

Mancanza di liquido seminale cause

Esistono diverse cause che possono determinare la mancanza di liquido seminale. Tra i fattori di origine nervosa ritroviamo i traumi midollari, in grado di provocare l’aneiaculazione in misura proporzionale alla lesione spinale. Anche vari interventi chirurgici, come ad esempio la prostatectomia transuretrale eseguita per ipertrofia prostatica benigna, possono dar luogo ad un’aneiaculazione di natura nervosa.

 

Anche l’assunzione di alcuni farmaci, in particolare antipertensivi, antidepressivi e alcuni inibitori selettivi della ricaptazione, è causa di aneiaculazione farmacologica. Tra questi, farmaci per il dolore neuropatico. Da non sottovalutare, inoltre, gli effetti dell’abuso di sostanze quali droghe e alcool. L’occlusione congenita dei dotti eiaculatori, dovuta ad esempio a difetti dello sviluppo prostatico o vescicolare, oppure a infiammazione o neoplasia prostatica, costituisce un fattore ostruttivo della normale espulsione del liquido seminale.

 

Nel caso si sospetti un’aneiaculazione di origine nervosa, farmacologica o ostruttiva, è consigliabile rivolgersi ad un urologo per gli opportuni accertamenti diagnostici atti a individuarne la causa specifica e impostare la terapia più idonea. Solo un esperto è in grado di valutare l’entità del danno e stabilire l’intervento più adeguato al singolo caso.

 

Aneiaculazione come si cura

L’aneiaculazione può essere trattata efficacemente solo dopo averne individuato le cause scatenanti. Un approccio terapeutico corretto prevede sempre una valutazione specialistica ad opera di professionisti del settore urologico. Nel caso di aneiaculazione di natura nervosa, una lesione del midollo spinale potrebbe non escludere altre possibilità di ripristino della funzione eiaculatoria, ad esempio attraverso l’applicazione di stimoli vibratori a livello perineale.

 

Quando la mancanza di liquido seminale sia dovuta ad assunzione farmacologica, l’urologo provvede alla sospensione, sostituzione o riequilibrio del principio attivo responsabile, al fine di ottenere la remissione dei sintomi. Nel caso di ostruzione dei dotti eiaculatori per cause infiammatorie o neoplastiche, potrebbe rendersi necessario un trattamento chirurgico di rimozione della causa ostruttiva.

 

La terapia comportamentale risulta molto efficace nell’aneiaculazione di origine psicogena, attraverso esercizi di rilassamento, comunicazione di coppia e tecniche di interruzione del rapporto. In ogni caso, solo uno specialista in urologia saprà valutare nel modo migliore le potenzialità di trattamento del singolo paziente, al fine di risolvere il disturbo e ripristinare piena soddisfazione sessuale.