L’eiaculazione precoce è una delle disfunzioni sessuali maschili più comuni e non esiste un criterio univoco per determinare. Statisticamente, colpisce circa il 30% della popolazione maschile, con cause che possono essere fisiche o psicologiche. Questo disturbo può compromettere la serenità sessuale e l’equilibrio con il partner. E’ fondamentale rivolgersi ad uno specialista per capire come trattarlo al meglio già che il trattamento, nella quasi totalità dei casi è valido, sicuro ed efficace con risultati permanenti.
Eiaculazione precoce
Non esiste una definizione esatta della eiaculazione precoce (ejaculatio praecox) così come non esiste una definizione precisa della “durata normale” di un rapporto sessuale, parametro che è soggettivo ed influenzato da vari fattori. Affrontare e curare questa condizione è possibile rivolgendosi ad uno specialista del settore che, attraverso domande ed esami specifici, migliora le prestazioni sessuali e la soddisfazione reciproca all’interno della coppia.
Come curare l’eiaculazione precoce partendo da una buona diagnosi
Il primo passo per risolvere l’eiaculazione precoce è una valutazione da parte di un andrologo per identificare eventuali fattori organici che causano il disturbo. L’analisi è multidisciplinare, considerando sia cause fisiche che psicologiche. Un importante dato utile allo specialista è il tempo di latenza eiaculatoria intravaginale (IELT), confrontato con la durata media di un rapporto completo.
Eiaculazione precoce: le varie tipologie
L’eiaculazione precoce si classifica in base al momento dell’insorgenza, alle situazioni in cui si manifesta e alla tempistica di precocità. Nel 2014 è stata redatta una classificazione che distingue diverse tipologie:
– Primaria: si verifica sempre o quasi sempre prima della penetrazione vaginale o entro un minuto dalla stessa;
– Secondaria: comporta una riduzione progressiva e significativa del tempo di latenza, fino a 3 minuti o meno, in soggetti che inizialmente avevano un controllo accettabile dell’eiaculazione.
In base al fattore contestuale:
– Situazionale: si manifesta solo con determinati partner, situazioni e stimoli.
– Generalizzata: si presenta ogni volta che il soggetto è in intimità con il partner.
In base alla gravità del disturbo:
– Lieve: entro 30 secondi – 1 minuto dalla penetrazione vaginale.
– Media: dai 15 ai 30 secondi dalla penetrazione vaginale.
– Grave: prima della penetrazione vaginale o entro 15 secondi dalla stessa.
Come combattere l’eiaculazione precoce
L’eiaculazione precoce può essere combattuta attraverso terapie mediche specifiche e/o con l’aiuto del Sessuologo. Dopo una visita specialistica, vengono escluse cause secondarie e, successivamente, il paziente segue un iter terapeutico con varie strategie:
– Terapia riabilitativa di tipo sessuologico: utile per monitorare e gestire l’ansia da prestazione e altre possibili cause;
– Terapia farmacologica: può includere farmaci che interagiscono con la serotonina per prolungare il rapporto.
– La terapia farmacologica con anestetici locali non sortisce mai gli effetti desiderati ne cura il problema;
– Terapia psicodinamica: affronta le radici psicologiche del disturbo, spesso in combinazione con altre terapie.
– Rimedi naturali: tecniche di rilassamento, cambiamenti nello stile di vita e altre pratiche naturali possono aiutare a migliorare il controllo eiaculatorio sebbene queste soluzioni non mostrino risultati soddisfacenti.
Affrontare l’eiaculazione precoce richiede un approccio integrato e multidisciplinare, ma la possibilità di risolvere definitivamente il problema è stimata attorno al 85-90% quindi con possibilità reali ed elevate. Rivolgersi a uno specialista è fondamentale per ottenere una diagnosi accurata ed un piano di trattamento personalizzato. Con il giusto supporto, è possibile migliorare significativamente la qualità della vita sessuale e la soddisfazione all’interno della coppia.