L’infezione da candida sul glande, sebbene poco frequente, si verifica sempre più negli ultimi anni. Infatti, sono diversi i fattori che favoriscono la comparsa e la diffusione del fungo Candida albicans, come l’utilizzo eccessivo e inappropriato di antibiotici, fattori dietetici scorretti, carenza di sonno, fumo e stress.
Questa patologia, sebbene abbia sintomi fastidiosi come prurito e bruciore, non deve essere trascurata né tanto meno ignorata. È infatti importante che il soggetto che ne riscontra i segni si rivolga con tempestività a un esperto urologo per identificare la cura più adeguata al singolo caso.
Gli studi scientifici condotti dimostrano che quando il trattamento risulta tempestivo e corrisponde alla reale gravità dell’infezione, e le condizioni generali di salute del paziente sono ottimali, la candida nell’uomo tende a risolversi nell’arco di un paio di settimane.
Risulta pertanto fondamentale non tergiversare e affidarsi quanto prima alle cure di uno specialista, in modo da scongiurare il perdurare nel tempo dei sintomi e prevenire possibili complicazioni. Solo un intervento terapeutico precoce e adeguato al singolo caso permette di debellare in tempi brevi l’infezione da Candida albicans.
Candida sul glande: cos’è
La candida sul glande è un’infezione causata dal fungo Candida albicans che può colpire l’area del glande negli uomini. Il fungo Candida albicans fa naturalmente parte della normale flora cutanea e delle mucose genitali, sia maschili che femminili, e solitamente non provoca alcuna sintomatologia. Tuttavia, quando interviene uno sbilanciamento della flora batterica a causa di fattori predisponenti, il fungo prolifera in maniera eccessiva dando luogo ad un’infezione.
La candida sul glande si manifesta attraverso sintomi come arrossamento, prurito, bruciore e lesioni biancastre a livello del glande. Questa condizione è dovuta principalmente alla proliferazione incontrollata del fungo Candida albicans nell’area del glande in seguito ad uno squilibrio microbico locale. Per diagnosticare con certezza un caso di candida sul glande è necessario il consulto di un urologo il quale, tramite un’approfondita anamnesi e un’ispezione del paziente, potrà confermare la diagnosi ed escludere eventuali altre patologie.
Nella maggior parte dei casi non è presente alcun sintomo in quanto il fungo Candida fa naturalmente parte della microflora cutanea e non provoca alcuna reazione quando è presente in concentrazioni fisiologiche. Solo in seguito ad un ampliamento anomalo della popolazione fungina, dovuto a fattori predisponenti, il fungo prolifera in modo eccessivo causando i classici segni clinici dell’infezione. È importante sottolineare che tale condizione non è considerata a tutti gli effetti un’infezione sessualmente trasmissibile.
Candidosi sul glande: le cause più comuni
Esistono diverse cause che possono portare allo sviluppo di una candida sul glande negli uomini. Una delle principali cause è una cattiva igiene intima, soprattutto in presenza di fattori predisponenti come l’obesità o la presenza di pelle in zone pieghevoli, che non permettono una corretta aerazione e disidratazione. Anche una scarsa igiene dopo i rapporti sessuali può lasciare residui di umidità che favoriscono la proliferazione del fungo Candida albicans.
Uno sbilanciamento della normale flora batterica a livello intestinale o della cute può altresì originare un’overgrowth (sovraccrescita) del lievito Candida e portare allo sviluppo dell’infezione. È scientificamente provato come fattori come il diabete, l’assunzione di farmaci antibiotici o cortisonici, possano alterare in maniera significativa l’equilibrio microbico predisponendo alla candidosi.
Altra conca rilevante è rappresentata dalla presenza di condizioni patologiche come il restringimento prepuziale o la fimosi, in quanto il mancato sfaldamento nella zona del glande crea un ambiente favorevole alla proliferazione del fungo fungine, potendo anche portare allo sviluppo di una balanopostite. Infine, è risaputo come un sistema immunitario compromesso possa avere difficoltà a contrastare l’eccessiva moltiplicazione di Candida albicans e di altri microrganismi opportunistici.
Candida puntini bianchi sul glande: le opzioni terapeutiche
Esistono varie opzioni terapeutiche per trattare la candida puntini bianchi sul glande. Vari sono i farmaci antimicotici utilizzati e si presentano in creme o gel da applicare localmente sull’area infetta. Questi medicinali agiscono sul fungo distruggendone la membrana cellulare.
Vi sono anche antimicotici per via orale con azione sistemica.
Nei casi in cui l’infezione determini un’eruzione cutanea fortemente pruriginosa, il medico può prescrivere l’utilizzo topico di altri farmaci per il loro effetto antinfiammatorio. Oltre alla terapia farmacologica è essenziale porre attenzione all’igiene personale, asciugando accuratamente le aree genitali dopo il bagno, e all’astensione temporanea dall’attività sessuale fino alla completa guarigione. Queste misure, unitamente a uno stile di vita sano, risultano fondamentali per debellare correttamente l’infezione da Candida albicans.